Otto puntate per raccontare come la fine della sete in Romagna abbia decretato una svolta epocale nella storia di questa terra e d’Italia.

Storie, vicende e personaggi decisivi per chiudere definitivamente il capitolo della sete secolare, e aprire una fase di sviluppo non senza contraddizioni, ma lontano dal bisogno di acqua che spegne sul nascere qualunque iniziativa.

Già all’inizio del XIX secolo, la situazione era critica: l’acqua era scarsa e insalubre, prelevata da pozzi artesiani, in zone salmastre e dove percolavano i liquami degli allevamenti. Ce lo racconta lo storico Alberto Malfitano nel libro ‘Il governo dell’acqua” che ricompone con grande efficacia il tortuoso percorso storico che culmina con l’intuizione di Icilio Missiroli, partigiano, maestro elementare, in seguito professore di Storia e Filosofia e ancora Sindaco di Forlì: “ci vuole una grande opera per chiudere per sempre la miseria della sete nel passato”.

Siamo nall’inizio degli anni 60, la Diga di Ridracoli verrà inaugurata nel 1988 e il completamento delle annesse opera acquedottistiche sancirà l’inizio della vera libertà della sete e dunque dal bisogno, come sottolinea Spadolini che tagliò il nastro.

Riascoltiamo insieme le voci, i suoni, le canzoni di un’epoca che ci ha lasciato questa grande libertà ma anche l’immensa responsabilità di saperla gestire come avrebbero fatto i padri fondatori. Ne parliamo con lo storico Roberto Balzani, e tornando ai tempi della trasformazione di Romagna Acque in società a capitale pubblico, di come si riesca a restare fedeli alle intenzioni di un’opera valuta “dal basso”, interpretando allo stesso tempo le dinamiche capitalistiche dell’economia di mercato.

E poi c’è la questione ambientale che da subito ha fatto parte della storia di questa grande opera, sorta ai tempi della tragedia del Vajont. Parliamo di ambiente non solo per le proteste che rischiarono di bloccare i lavori negli anni’70. Anche perché il problema dello sfruttamento indiscriminato del terriorio è attuale, come ci ricorda a proposito della vicenda della Diga del Conca, l’ingegnere Filippo Forlani.

A proposito di fiumi andremo anche in Colorado dove adesso tocca a Trump salvare il flume dal prosciugamento dovuto all’eccessivo sfruttamento e alle poche pioggie. E poi torneremo in Romagna, a sentire come sta il Marecchia per la puntata speciale dedicata alla Giornata dell’Acqua, con professore di Ecologia Riccardo Santolini e il presidente di Romagna Acque Tonino Bernabè.

In tutto ciò, questo Podcast esiste anche per ricordarci di bere acqua, come ammonisce la nostra sigla interpretata da Emma Serafini:”Hai bevuto acqua oggi?”